FILOSOFIA AGRICOLA_ CG

Filosofia Agricola, la canzone di Niccolò Fabi


Ho scelto questa canzone come messaggio di speranza per tutti in questo periodo di difficoltà.

Verranno giorni limpidi
Come i brividi
Quest'anno
Ritorneremo liberi
Come quelli che
Non sanno”

Ogni momento duro e buio all'interno della nostra vita è destinato ad una fine.
Ed è proprio dalla consapevolezza di questi “giorni limpidi che verranno” che possiamo attingere la forza e la speranza con la quale vivere queste situazioni: non soffermandosi sulla loro tristezza e amarezza, ma sapendone cogliere gli aspetti positivi con lo sguardo rivolto al futuro e al momento in cui tutto sarà passato.

Chiaro è che non vincerò
Contro i cumuli
Di memoria”
Se avessi meno nostalgia
Saprei conoscere
Godermi e crescere”

Le difficoltà che si presentano lungo il corso della vita ci segnano profondamente e ci danno la possibilità di uscire da noi stessi al fine di migliorare la situazione di ciò che stiamo vivendo. Non lasciamoci, perciò, prendere dalla nostalgia e dalla tristezza del periodo e usciamo da noi stessi, mettiamoci in gioco al fine di crescere, maturare e imparare dagli ostacoli che affrontiamo in questo frangente. Per questo motivo è necessario al termine di tutto ciò, non cancellare i “cumuli di memoria” di questo periodo.
Siamo chiamati a fare memoria dei segni che questa situazione ha tracciato sulle nostre vite: le vittime, il dolore dei famigliari, la sofferenza della malattia, la solitudine, ma anche la riscoperta di alcuni valori fondamentali ormai persi, come il sacrificio esemplare dei medici, la preziosità e la ricchezza della casa e delle relazioni famigliari, l’abbondanza di uno stile di vita semplice ed essenziale, fatto di quotidianità e di piccoli gesti.

La terra che ci ospita
Comunque è l'ultima
A decidere”

Un’altra consapevolezza che questo periodo ci ha donato, è il rendersi conto della fragilità e della piccolezza dell’uomo. Crediamo sempre di essere artefici di noi stessi, di poter contare sulle nostre forze, di essere i padroni del mondo, di fare il bello e il cattivo tempo, di possedere tutto, quando in realtà, di fronte a queste situazioni, viene alla luce la nostra grande impotenza. Diventa per cui necessario, concepire il mondo e l’ambiente che ci circonda, non come una proprietà ma come un dono che deve essere accolto e tutelato, smettendo di contare solamente sulle proprie forze e imparando ad affidarsi.

E poi sarà bellissimo”
Come l'acqua passerà…”
C.G.